Il calcolo delle vittime del fallout è una questione assai più complessa. I fumi dell’incendio del reattore 4 diedero infatti origine a una nube che disperse elementi radioattivi su tutta l’Europa, con concentrazioni ovviamente molto maggiori in Ucraina, Russia e Bielorussia. Ora, è noto che alcuni elementi radioattivi, se assorbiti dal corpo umano...
Il confronto tra diverse aree radioattive del pianeta, comunque, suggerisce che le zone di alienazione di Černobyl’ e Fukushima sono certamente inabitate, ma non certo inabitabili. E suggerisce anche che le radiazioni non sono qualcosa di intrinsecamente pericoloso, bensì di potenzialmente pericoloso.
Un buon modo per regolarsi nella vita può essere il seguente: se qualcuno vi parla dei pericoli connessi a qualcosa, chiedetegli qual è la dose minima associabile a un rischio per la salute. Se non vi sa rispondere, significa che vi sta prendendo in giro, o è semplicemente un cialtrone.
Tutte queste cose sono assolutamente positive e necessarie: nessuna di esse è, ovviamente, in grado di annullare il nostro impatto sull’ambiente, ma tutte assieme possono ridurlo di molto. Soprattutto se nel frattempo ci decidiamo a rompere quei cazzo di atomi.
A forza di chiedere alle centrali nucleari requisiti di sicurezza sempre più stringenti, ci troviamo oggi in una situazione paradossale tale per cui un terremoto di grande potenza lascerebbe in piedi solo la centrale nucleare, radendo al suolo tutto il resto.
Share This Book 📚
Ready to highlight and find good content?
Glasp is a social web highlighter that people can highlight and organize quotes and thoughts from the web, and access other like-minded people’s learning.